Auditing ambientali: il sistema DECATHLON

Auditing ambientali: il sistema Decathlon

Perché fare degli auditing sulle norme ambientali? Quali sono i fornitori interessati?

248 impianti produttivi di livello 1 e 2 sono interessati dagli auditing ambientali. E poi? 

Auditing ambientali: il sistema DECATHLON

Perché fare degli auditing sulle norme ambientali?

Per proteggere la salute e la sicurezza delle popolazioni che vivono o lavorano vicino agli impianti produttivi e per salvaguardare l’ambiente locale (dai corsi d’acqua alla qualità dell’aria). L’obiettivo è limitare l’impatto sull’ambiente della produzione Decathlon.

Quali sono i fornitori
interessati?

Per selezionare gli impianti produttivi interessati, Decathlon ha scelto un indice che si basa sulla quantità di acqua di scarico prodotta in un giorno. Secondo le squadre, gli impianti che generano più di 50 m3 di acque industriali presentano un forte rischio di inquinamento ambientale. L’elevato consumo di acqua va di pari passo con un consumo importante di sostanze chimiche che comportano un rischio di inquinamento diretto e mettono in pericolo la salute delle popolazioni locali. In più richiede maggiori risorse energetiche, con la potenziale emissione di inquinanti.

Oggi, i paesi con il maggior numero di impianti interessati dalla gestione ambientale sono Cina, Bangladesh, India e Vietnam.

Ma l’indice usato si evolverà dal 2022 per puntare a due obiettivi:
1️⃣ ampliare i criteri degli impianti interessati integrando nuovi processi industriali che consumano poca acqua ma presentano un rischio ambientale elevato;
2️⃣ poter gestire meglio i rischi per l’ambiente.

Come e da chi vengono svolti?

In ognuno dei suoi Paesi di produzione, Decathlon si appoggia a dei Referenti OPM-SD (Operational Process Manager Sustainable Development, responsabile del processo operativo sviluppo sostenibile) incaricati di seguire i progetti di sviluppo sostenibile messi in atto negli impianti. Alcuni di loro si dedicano alla gestione ambientale e sono formati per eseguire gli auditing ambientali; nel 2021, sono in 16.

Una parte di questi auditing è svolta al nostro interno mentre un’altra è affidata a uno studio di esperti esterno, al quale viene chiesto di rispettare gli stessi criteri rigorosi. In più, si occupa di svolgere dei test sulla qualità dell’aria e dell’acqua durante ogni auditing e di analizzare i relativi risultati.

Qual è il sistema di valutazione?

Gli impianti produttivi vengono valutati in base a una tabella progressiva che prevede 5 livelli: A, B, C, D e E.

Decathlon richiede ai suoi fornitori di raggiungere almeno il livello C. Il fornitore che ottiene una D ha tempo da sei mesi a un anno per migliorare. Se il risultato è una E, legato a un rischio di inquinamento immediato per l’ambiente, vengono prese delle misure che possono comprendere anche la sospensione immediata della produzione in attesa della risoluzione del problema.

I voti vengono poi pubblicati in azienda per ottenere una visione globale Decathlon United, e quindi per Paese e per processo.

L’evoluzione della tabella di auditing
e del codice di condotta

Per realizzare le sue ambizioni ambientali, nel 2021 Decathlon ha reso noti i suoi obiettivi sui capitoli esistenti e ne ha aggiunti di nuovi:la governance dei rischi ambientali e la gestione dell’energia.

Decathlon si concentra ora sulla verifica di cinque temi principali:
1️⃣ - Governance dei rischi ambientali: i fornitori devono attuare un sistema di governance robusto che permette una gestione efficace dei rischi ambientali. Vengono valutati: l’organizzazione manageriale, le politiche ambientali, le strategie di miglioramento continuo e la capacità dei fornitori di rilevare e attenuare i potenziali rischi grazie ad autovalutazioni regolari e all’attuazione di piani d’azione correttivi;

2️⃣ - Trattamento delle acque industriali: le acque industriali di scarico devono essere conformi ai requisiti Decathlon e alla normativa locale. In caso di divergenza tra le norme locali e il nostro capitolato d’oneri, prevale il criterio più severo. Con l’aggiornamento della tabella di auditing, vengono aggiunti dei requisiti sulle quantità di acqua riciclata e viene richiesto un follow-up preciso a questo riguardo;

3️⃣ - Gestione dei rifiuti pericolosi (chimici, biochimici, elettrici e anche di produzione): i rifiuti pericolosi devono essere stoccati in aree specifiche, protette dagli agenti atmosferici (pioggia, sole) e senza il rischio di contaminazione delle falde freatiche, principali fonti di acqua potabile. Nel 2021, Decathlon ha innalzato le sue aspettative richiedendo un follow-up preciso delle quantità di rifiuti pericolosi all’interno degli impianti e generate dai fornitori;

4️⃣ - Inquinamento dell’aria: l’immissione nell’atmosfera di particelle sottili, gas nocivi (NOx e SOx) e altri tipi di inquinanti gassosi deve essere limitata e gli impianti devono essere provvisti di sistemi di filtraggio adeguati. Per precisare i suoi requisiti, nel 2021 Decathlon ha pubblicato una guida che indica il livello massimo raccomandato di immissioni sulla base delle fonti di energia impiegate (carbone, biomassa, petrolio raffinato, gas);

5️⃣ - Gestione dell’energia: le emissioni di CO2 devono essere misurate in base agli Scope 1 e 2 ed è necessario attuare strategie a lungo termine per allineare le traiettorie di riduzione con i dati scientifici e l’ambizione di limitare il riscaldamento climatico a 1,5 °C.

Nel corso dell’anno, i collaboratori impegnati nella produzione hanno potuto seguire una serie di webinar su come aiutare i fornitori a comprendere al meglio la nuova tabella.

In seguito all’aggiornamento, è stata pubblicata una nuova versione del Codice di condotta (disponibile qui insieme agli altri documenti legali) che integra le aspettative dell’azienda in materia di decarbonizzazione; per ogni argomento, vengono indicati i requisiti minimi di Decathlon (che corrispondono al voto C) e la sua ambizione per gli impianti produttivi dei fornitori (voto B).

Le performance 2021
del nostro panel di fornitori

Nel 2021, il 77% degli impianti dei nostri fornitori di livello 1 e 2 ha ottenuto un voto A, B o C (su una scala che va da A a E). L’auditing riflette la situazione di un impianto produttivo in un momento T permettendo di individuare percorsi di miglioramento a breve, medio e lungo termine.

A causa dell’emergenza COVID, nel 2020 non è stato possibile eseguire gli auditing presso alcuni fornitori. Per essere trasparenti e affidabili, quest’anno è stato deciso di escludere dal calcolo degli impianti con voto A, B o C quelli che non sono stati sottoposti a un auditing per oltre un anno rispetto al solito. Questa decisione e i requisiti della nuova tabella spiegano i risultati più bassi.

Nel 2021, è stato più difficile per gli impianti produttivi passare da una D a una C. Quest’anno, i collaboratori della produzione si sono impegnati al massimo per mantenere i rapporti con i fornitori Decathlon e per guidarli verso uno sviluppo più sostenibile: lo testimonia il numero di auditing svolti nel 2021, che ha superato quello precedente all'emergenza sanitaria nonostante il persistere delle restrizioni.

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