Unselected
Capire il punteggio CDP (Carbon Disclosure Project)

Capire il punteggio CDP (Carbon Disclosure Project)

Il punteggio CDP è un sistema di rating definito da Carbon Disclosure Project (progetto di divulgazione delle emissioni di anidride carbonica).

Unselected

L’obiettivo di questa organizzazione è misurare e valutare la performance ambientale delle aziende, delle autorità locali e degli enti pubblici. Ogni anno, essa chiede a migliaia di strutture di comunicare i loro impegni ambientali e quali strategie mettono in atto per raggiungerli.

Nel 2022, più di 18.700 aziende in tutto il mondo hanno comunicato la loro politica ambientale attraverso la CDP.

Il progetto, un cantiere senza fine e in continua evoluzione, è stato lanciato nel 2000 e oggi il suo questionario comprende domande anche sulle foreste e sull’acqua, oltre che sul clima. E non intende fermarsi qui: l’ambizione di CDP è arrivare a coprire aree come la biodiversità, le plastiche, gli oceani, i collegamenti tra la natura e i sistemi terrestri (la biodiversità è già inclusa nel questionario sul clima dal 2021 e l’inquinamento delle plastiche nel questionario Water dal 2023).

Come funziona il punteggio? A cosa e a chi serve? Quali sono i vantaggi per le aziende? Dove si trova DECATHLON in tutto questo? Ti rispondiamo qui.

Unselected
Capire il punteggio CDP (Carbon Disclosure Project)

Cos’è il punteggio CDP (Carbon Disclosure Project)?

Sul sito cdp.net si legge che “CDP Worldwide (Europe) gGmbH è una società a responsabilità limitata non-profit con sede legale a Berlino, in Germania, iscritta al registro per la trasparenza UE dal 2012. È una filiale interamente controllata da CDP Europe AISBL, un’organizzazione non-profit con sede a Bruxelles, nel Belgio.
(...)
Il CDP ha uffici regionali e partner locali in 50 paesi. Oggi, aziende, città, stati e regioni di oltre 90 paesi pubblicano ogni anno informazioni tramite CDP”".
(aggiornato a dic. 2023)

Quindi, si tratta di una struttura indipendente e ben consolidata. A prova di ciò: nel 2022, più di 18.700 aziende in tutto il mondo hanno comunicato tramite CDP la loro politica ambientale su temi quali il cambiamento climatico, la sicurezza delle acque e delle foreste. Questo vuol dire il 38% in più rispetto al 2021. Inoltre, hanno risposto ai questionari CDP più di 1.100 tra città, stati e regioni.
Per riassumere, CDP è diventata un vero e proprio riferimento in materia di rating ambientale.

Unselected

Come viene stabilito questo punteggio?

Ogni anno, CDP invia alle aziende un questionario per ognuna delle tre categorie: clima, foreste e acqua.

Questo metodo permette di valutare il livello di dettaglio e di esaustività delle risposte, oltre alla consapevolezza dell’azienda sulle questioni ambientali, ai suoi metodi, alle sue strategie e ai suoi progressi.

Le aziende che rispondono vengono esaminate e valutate con un punteggio da A a D;
quelle che, invece, non rispondono si vedono assegnare automaticamente una F.


Per ottenere il punteggio A, l’azienda deve dare prova di leadership (cioè, di buone pratiche a livello di strategia e iniziative) sui temi dell’ambiente.
Inoltre deve: creare un piano per la transizione climatica, fare un auditing della sua catena del valore, perseguire impegni validati SBTi (a medio e a più lungo termine, come l’obiettivo Net zero), elaborare strategie di valutazione dei rischi legati all’acqua o definire dei rapporti sull’impatto della deforestazione per tutte le operazioni, le catene di approvvigionamento e i prodotti di base interessati, ecc.

Il punteggio B corrisponde alla gestione dell’ambiente. Vale a dire che le aziende tengono conto del loro impatto sull’ambiente e mostrano di gestirlo attraverso delle iniziative, ma senza essere “leader”.

Una C indica un impegno a livello di consapevolezza,

mentre la D è il punto di partenza delle organizzazioni che vogliono dimostrare di aver iniziato il loro percorso ambientale.

Unselected

Perché un’azienda dovrebbe condividere i dati sulle sue emissioni di CO2?

I motivi sono tanti!
Prima di tutto, per essere il più possibile trasparente e rispondere alle crescenti preoccupazioni ambientali.
In più, ha dei vantaggi: rispondendo ogni anno, può seguire i suoi progressi. Un po’ come un bollettino annuale. Il punteggio, inoltre, permette di fare un confronto con altre aziende e di posizionarsi su una scala.

Il questionario è anche una bella opportunità di rimanere aggiornati su questi temi. Tra le novità del 2023, ad esempio, c’è la tassonomia. Un lavoro non ancora obbligatorio ma che lo diventerà presto… L’azienda può captare un segnale, una tendenza riguardo a un tema sul quale ancora non lavora.
Ultimo ma non meno importante, il punteggio CDP può influire anche sulla percezione dei portatori di interessi (investitori, clienti, partner commerciali, ecc.) visto che è assegnato da un organismo indipendente, che conferma o rivede le dichiarazioni dell’azienda stessa. 

Unselected
Capire il punteggio CDP (Carbon Disclosure Project)

Cosa si intende per tassonomia?

Secondo la Banca dei regolamenti internazionali, le tassonomie della finanza sostenibile sono "insiemi di criteri che possono servire a stabilire se e in quale misura un attivo finanziario può sostenere determinati obiettivi di sostenibilità". L’obiettivo principale delle tassonomie è orientare i capitali verso delle attività sostenibili, ridurre il greenwashing e permettere un confronto più semplice.

Unselected
Capire il punteggio CDP (Carbon Disclosure Project)

Come viene gestito il questionario CDP in DECATHLON?

In DECATHLON, il questionario richiede 4 mesi di lavoro. Proprio così! Il livello e le aspettative aumentano ogni anno... E ottenere una A un anno non garantisce lo stesso risultato l’anno seguente perché le conoscenze scientifiche possono progredire, i requisiti aumentare, ecc. Lo standard di oggi con buona probabilità non è quello di domani!

Unselected

I punteggi raggiunti da DECATHLON sul questionario del clima

2019: A-
2020: B
2021: A-
2022: B

Unselected

Focus sulla B ottenuta nel 2022

Come abbiamo visto prima, una B è un punteggio soddisfacente. A ogni modo, dimostra che DECATHLON può fare ancora meglio per diventare leader nella gestione delle sfide ambientali.

Il punteggio del 2022 si spiega in più modi:
- Prima del 2023 DECATHLON usava un bilancio del carbonio ibrido, adatto alle attività dell’azienda ma non a fare un confronto con altre aziende. Quindi, nel 2023, abbiamo deciso di cambiare il nostro metodo di calcolo e di passare al GHG-Protocol, uno standard internazionale per misurare il carbonio.
- Il CDP prevede anche l’auditing di almeno il 70% del consumo energetico degli Scope 1 e 2. Ma il fatto di aver scelto l’elettricità rinnovabile non ci ha permesso di raggiungere la percentuale; e questo nonostante il maggior numero di paesi esaminati rispetto al 2021.

Sarebbe stato necessario l’auditing di almeno il 70% di una delle categorie dello Scope 3, cosa che DECATHLON non è riuscita a fare nel 2021.

Per finire, le nostre emissioni di CO2 sono aumentate nel 2022 rispetto al precedente anno di riferimento, il 2016.

Unselected
Capire il punteggio CDP (Carbon Disclosure Project)

Cosa sono gli Scope 1, 2 e 3?

Spesso poco chiari, questi termini indicano delle realtà molto concrete:
- lo Scope 1 riguarda le emissioni di gas serra dei propri impianti (il riscaldamento dei locali, l’energia necessaria per far ruotare i magazzini, ecc.);

- lo Scope 2 riguarda le emissioni di gas serra legate alla produzione (da qui, l’importanza di accompagnare i fornitori nella decarbonizzazione delle loro attività);

- lo Scope 3 riguarda le emissioni di gas serra indirette: l’estrazione delle materie prime o anche i tragitti dei dipendenti e dei clienti;

- lo Scope 4, invece, riguarda le emissioni evitate quando si usa un prodotto per sostituirne un altro, come ad esempio la bici al posto dell’auto.

Unselected

Riassumendo, il punteggio CDP:

- permette ai nostri portatori di interessi interni ed esterni di posizionare meglio l’azienda riguardo alle sue strategie e iniziative ambientali. E questo attraverso la valutazione di un organismo terzo e obiettivo.
- è l’occasione di poter essere valutati, messi in discussione, farsi delle domande... e talvolta anticipare i regolamenti: il CDP ha influito molto sulla norma che sta elaborando l’EFRAG, e che diventerà la norma europea in materia di CSRD. Ci permette di prepararci ai nuovi requisiti.

Cosa vuol dire?
L’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) è un’associazione internazionale non-profit al servizio dell’interesse pubblico creata nel 2001 con l’incoraggiamento della Commissione Europea.
E ha lavorato con la Commissione Europea sul tema della CSRD.
La CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) è lo strumento che sostituirà e approfondirà la DNF* nel 2024 (per le aziende quotate e nel 2025 per quelle non quotate, tra cui Decathlon). Le aziende saranno tenute a fornire informazioni dettagliate sui temi della sostenibilità e del cambiamento climatico, e a valutare l’impatto delle loro attività sull’ambiente e sulla società in generale.

*La DNF (Dichiarazione Non Finanziaria) è il rapporto sullo sviluppo sostenibile di un’azienda. Il documento che quantifica e rende conto di tutte le attività non finanziarie.

Unselected

Per andare oltre

Foto collaboratori tetto di pannelli solari

Accompagnare i nostri fornitori nella decarbonizzazione dei processi produttivi

Perché le fonti di energia rinnovabili sono fondamentali per ridurre l’impatto ambientale.

Che cos'è un prodotto sostenibile?

Che cos'è un prodotto sostenibile?

Spoiler: se l'alluce buca la punta della calza, se il copertone si buca già nei primi chilometri, non sono prodotti sostenibili.