Il nostro obiettivo è che il trasporto dei prodotti per via aerea rappresenti - 1% entro il 2026. Un traguardo ambizioso ma realizzabile viste le cifre di questi ultimi anni. E della nostra motivazione!
Prima del 2018 il trasporto dei nostri prodotti per via aerea è stato pari al 6%, oggi è del 3,2%. Per proseguire in questa direzione e ridurre sempre di più le conseguenze negative del trasporto aereo, dobbiamo capire perché in alcuni casi usiamo ancora l'aereo per trasportare i prodotti e soprattutto, come e con quale altro mezzo sostituirlo.
È ormai risaputo che gli aerei sono il mezzo di trasporto più inquinante, le emissioni di gas a effetto serra prodotte dal trasporto aereo sono considerevoli, ma non è l'unico problema, ha anche molti impatti negativi sulla logistica. Per evidenziare tutti questi effetti negativi direttamente ai nostri team, abbiamo avviato un controllo settimanale. Desideriamo sensibilizzare i nostri collaboratori sulla necessità, in tutto e per tutto, di scegliere altri mezzi di trasporto.
Finora sono state individuate tre conseguenze negative della modalità aerea: il costo, la movimentazione e lo stock.
- Il costo: Il trasporto aereo ha un impatto negativo sulla nostra produttività perché la ricezione dello stock nei depositi comporta la presenza di un ulteriore collaboratore.
- La movimentazione: Il trasporto aereo richiede uno scarico pesante e non sempre i numerosi pallet che ingombrano spazio vengono trattati rapidamente, di conseguenza, il percorso del magazziniere si allunga e questo gli fa perdere tempo.
- Lo stock: I pallet che non vengono subito prelevati occupano spazio a discapito di altri prodotti e quindi la loro presenza aumenta inutilmente lo stock.
Qual è l'alternativa?
Trasferire i flussi aerei verso i flussi ferroviari. Un'alternativa realizzabile visto che ci sono già reti ferroviarie che collegano la Francia alla Germania, la Russia e la Cina.