1. Sostenere la proposta della Commissione Europea per una Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica
DECATHLON si impegna a:
• stabilire un doppio indice di riparabilità per le biciclette a pedalata assistita (parti meccaniche ed elettriche) e far valutare tutte le bici DECATHLON in base all’indice di riparabilità entro il 2026 (punto 25 della Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica).
• avere 15 milioni di biciclette DECATHLON con un codice unico nel mercato UE entro la fine del 2026 per prevenire i furti (punto 22 della Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica).
• far registrare 5 milioni di biciclette con marcatura in un database entro il 2026 in tutta Europa (punto 22 della Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica).
• collaborare con il governo belga e il governo francese per sviluppare un sistema interoperabile di marcatura delle biciclette entro la fine del 2026, come primo passo verso un sistema europeo. (punto 22 della Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica).
• condividere con le parti interessate dati qualificati sull’uso della bicicletta e sull’anagrafica dei ciclisti entro il 2026. (capitolo VIII della Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica)
• insegnare ai bambini ad andare in bici in modo sicuro fornendo corsi pratici. Puntiamo a educare 1.000 bambini in Francia entro la fine del 2026 (punti 6, 9 e 23 della Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica).
DECATHLON accoglie con grande favore la Dichiarazione europea sulla mobilità ciclistica come un importante traguardo nel riconoscere la mobilità ciclistica alla pari degli altri settori nell’ecosistema della mobilità. Come dimostriamo con questo contributo al Percorso di transizione della mobilità, DECATHLON è già al lavoro su molti dei punti della Dichiarazione, ad esempio “creare maggiori e migliori infrastrutture ciclistiche”, “aumentare gli investimenti e creare condizioni favorevoli per la mobilità ciclistica” e “sostenere posti di lavoro di qualità, oltre allo sviluppo di un settore europeo della mobilità ciclistica di livello mondiale”. A ogni modo, la Dichiarazione sulla mobilità ciclistica tocca anche aspetti importanti che non rientrano nel Percorso di transizione della mobilità.
Ad esempio, riguardo all’obiettivo di “incentivare una mobilità inclusiva, salutare e a prezzi accessibili”, DECATHLON è impegnata a insegnare ai bambini ad andare in bicicletta in modo sicuro. Nella prima metà del 2024, DECATHLON ha fornito corsi a 200 bambini per il rilascio dell’attestato francese “saper andare in bicicletta”. DECATHLON punta ad aumentare la sua capacità di educare 1.000 bambini entro il 2026.
In più, DECATHLON è al lavoro per migliorare la sicurezza delle biciclette in linea con la Dichiarazione sulla mobilità ciclistica. Di recente DECATHLON, insieme ad altri operatori del settore, ha sostenuto l’adozione di un sistema interoperabile di marcatura delle biciclette a livello europeo per identificare facilmente le biciclette rubate tramite un codice unico/codice QR. Al momento, nell’Unione Europea si contano 8,4 milioni di biciclette DECATHLON marcate con un codice QR. A ogni modo, solo 2,7 milioni di queste sono registrate in un database che comprende anche i contatti dei proprietari. A oggi un sistema simile esiste solo in Francia, dove è obbligatorio registrare le biciclette dal gennaio 2021. DECATHLON si impegna così a sostenere, insieme ad altri partner della catena del valore, un sistema interoperabile di marcatura delle biciclette. DECATHLON punta a far registrare 5 milioni di biciclette in un database europeo che comprende anche i contatti dei proprietari entro la fine del 2026.
In più, DECATHLON cerca di allungare la vita delle biciclette mettendo i ciclisti in grado di ripararle facilmente.
Per raggiungere questo obiettivo, garantisce ai clienti la disponibilità dei pezzi di ricambio. DECATHLON è anche impegnata a sviluppare un doppio indice di riparabilità per le e-bike (che comprende i componenti meccanici ed elettronici). Questo permetterà all'azienda di misurare la riparabilità dei componenti meccanici delle sue biciclette, inclusi quelli soggetti a usura, oltre ai componenti elettrici come le batterie o i motori.
La riparabilità di una bicicletta sarà basata su quattro criteri:
1. Disponibilità dei manuali,
2. Disponibilità dei pezzi di ricambio,
3. Facilità di smontaggio, e
4. Costi di riparazione almeno del 30% più bassi rispetto al prezzo di un prodotto nuovo. DECATHLON è impegnata a far valutare il grado di riparabilità di tutte le sue biciclette entro il 2026.
Infine, collabora con altre parti interessate, come la Federazione europea ciclisti, per raggiungere l’obiettivo di “migliorare la raccolta di dati sulla mobilità ciclistica” della dichiarazione. Alcune e-bike vendute da DECATHLON integrano dei dispositivi di tracciamento per proteggerle meglio e recuperarle dopo un furto. I dati raccolti possono inoltre contribuire a valutare la sicurezza delle infrastrutture e l’uso, e quindi a capire quali sono le strade più percorse e se gli incidenti si verificano più spesso su certe strade piuttosto che altre. DECATHLON si impegna pertanto a condividere dati qualificati con gruppi come la Federazione europea ciclisti e la Commissione Europea per contribuire a informare le politiche sulle infrastrutture ciclabili entro il 2026.