Il metodo per valutare la durata di un prodotto "sviluppo sostenibile"
Osservare i diversi difetti per produrre un prodotto fatto per durare
Il primo punto consiste nell'analizzare il prodotto a fine vita, osservarne eventuali difetti e suddividerli per tipologia. Si tratta quindi di effettuare una diagnostica.
Durante questa prima fase le equipe di ideazione definiscono i problemi riferiti dagli utilizzatori per stabilire l'elenco dei difetti e la loro importanza. Un prodotto che si usura o si rompe troppo in fretta mette in allerta le equipe di ideazione e le orienta verso un difetto di produzione, chiamato anche difetto di gioventù. In questo caso specifico, sono le equipe del servizio qualità che si occupano di correggere il tiro. Una volta eliminato questo tipo di difetto, si analizzano con più precisione i difetti di usura ed accidentali, ponendosi le seguenti domande: come viene utilizzato il prodotto? Quali sono le cause del fine vita del prodotto? Cos'è il fine vita del prodotto? In altre parole, se prendiamo l'esempio di una t-shirt, il suo fine vita corrisponde alla comparsa di un buco? Al colore che inizia a sbiadire? Al materiale che si sfilaccia un po'? Non è sempre facile capire dove posizionare il cursore.
Riprodurre l'uso attraverso dei test
Il secondo punto consiste nello sviluppare degli stress test, dei test di abrasione, di corrosione e di invecchiamento attraverso i quali si fanno invecchiare artificialmente in prodotti e se ne valuta la resistenza in laboratorio. Sui prodotti di abbigliamento, ad esempio, vengono effettuati dei test su diverse maglie in modo da invecchiare le fibre e valutarne così la resistenza all'usura.
Parallelamente ai test in laboratorio, vengono eseguiti anche dei test d'uso. Dei collaudatori e delle collaudatrici praticano il proprio sport con il prodotto e compilano un questionario di controllo che permette di valutare i diversi fattori associati all'usura o ad un difetto accidentale.
Gli ideatori cercano poi di creare un legame scientifico tra la diagnostica ed i test sul campo da una parte ed i test in laboratorio.
Stabilire una durata di vita del prodotto
Infine, il terzo punto di questo metodo di valutazione è l’interpretazione di tutti i dati raccolti dalla diagnostica e dai diversi test effettuati sui vari prodotti. Ne risulta, per alcune famiglie di prodotti, come ad esempio i mulinelli da pesca, gli stand up paddle ed i kayak, una quantificazione della loro durata, in altre parole il numero minimo di utilizzi garantiti per il prodotto.
D'altra parte, in particolare sull'offerta abbigliamento, l'obiettivo è quello di poter confrontare delle gamme di prodotti con caratteristiche simili per stabilire quali durino più a lungo. Viene stabilita una classificazione da 0 a 10 della durata e a tutti i prodotti che sono al 30% sopra la media viene apposto il marchio eco-ideazione di DECATHLON, che distingue i prodotti con un impatto ambientale inferiore.
«Quello che vogliamo mettere in avanti, aggiunge Lucile, è il fatto che lavoriamo sulla durata in modo rigoroso. L'importante è usare i prodotti fino alla fine e constatare che durano e, dietro a questo, sottolineare il percorso scientifico che contribuisce a ciò. Questo ci permette di essere tranquilli su ciò che comunichiamo ai nostri clienti e utilizzatori... »