Unselected
sphere media background sample

Uscire dal neoprene grazie all’innovazione tecnologica?

Mute in neoprene: verso una “new wave”? Sfide ambientali e alternative, ti diciamo tutto.

Unselected

Irrinunciabile per gli appassionati di sport nautici e immersioni in acque fredde, la muta in neoprene è un “must” da decenni. L’isolamento termico che offre ha permesso a milioni di persone di fare le loro attività preferite in condizioni... non sempre permissive.

Solo che... queste mute non sono a impatto zero sull’ambiente: il neoprene, ricavato dal petrolio, è una risorsa non rinnovabile, e produrlo inquina.

Tutto questo ha reso necessario trovare delle alternative. E oggi iniziano a comparire nuovi materiali che tengono conto dell’ambiente senza rinunciare alle qualità tecniche. Quali sono? Quando saranno disponibili? Ti diciamo di più!

Unselected

Il neoprene: un materiale molto discusso

Il neoprene è una gomma ricavata dal petrolio, o dal calcare, molto usata per produrre le mute da surf e subacquea.
Il suo nome tecnico è "policloroprene".
E ha l'innegabile vantaggio di resistere molto bene allo stress meccanico, chimico e termico. Un vantaggio che gli ha permesso di conquistare rapidamente il mercato degli sport acquatici fin dagli anni ‘50. Con il tempo, questo componente ha dimostrato quel che può fare... ma i suoi effetti sull’ambiente hanno finito per pesare di più: produrre questa gomma sintetica consuma molto a livello energetico.

Unselected

Le alternative al neoprene

Una volta stabilito questo, la domanda è: con cosa sostituirlo? In DECATHLON, abbiamo iniziato con lo Yulex100, un componente prodotto con il 100% di gomma naturale certificata.
Per avviare questa transizione, abbiamo concentrato tutti i nostri sforzi sull’uso dello Yulex100 nella nostra gamma di mute per bambini (livello principiante), che conta il 34% delle nostre mute da surf vendute nel 2023, e nella gamma di top per bambini, che rappresenta il 27% dei top da subacquea e snorkeling venduti nel 2023. Il seguito è previsto per il 2025 con la gamma adulto.
Esistono anche altre possibilità in base al tipo di muta (le mute per acque profonde devono avere proprietà diverse dalle mute idrodinamiche) che verranno studiate ulteriormente.

Unselected

Uscire dal neoprene è prima di tutto una sfida tecnica

Cambiare il componente principale della muta, senza cambiare troppo il processo produttivo e senza rinunciare alle proprietà tecniche o a un prezzo accessibile... una vera sfida!

All’inizio del 2024, abbiamo lanciato le prime mute Yulex100 (dove 100 sta per “schiuma ricavata al 100% da gomma naturale certificata FSC o PEFC”, quindi completamente senza neoprene. Le parti della muta non in gomma sono in tessuto non tinto).


Sappiamo che questo lavoro è solo agli inizi. Il neoprene ha delle proprietà che lo rendono ideale per le mute, come la resistenza alla compressione (ottima per la subacquea, l’apnea o la pesca in apnea), la finitura liscia (per chi cerca la velocità in acqua) e l’isolamento termico.

Unselected

Lavorare ai componenti e coinvolgere gli stakeholder

Ripensare i componenti è fondamentale. Ma non basta! Per andare più lontano e ripensare l’intero ecosistema, DECATHLON collabora con Bluepoint, che sta sviluppando un modello rigenerativo per aiutare a ripulire i mari e a creare nuove opportunità di lavoro lungo tutta la nuova catena del valore delle plastiche marine.
La sfida è molto attuale: le prospettive mondiali sulle plastiche dell’OCSE, pubblicate a giugno 2022, sottolineano la portata della minaccia posta dai rifiuti in plastica ai nostri oceani e ai loro ecosistemi. Negli oceani ci sono 140 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui l’80% sono plastiche. Un che dato aumenta ogni anno in misura esponenziale, con stime comprese tra 4,8 e 12,8 milioni di tonnellate. Entro il 2050, nei nostri mari potrebbero esserci più plastiche che pesci; e questo a danno della biodiversità, della salute e delle economie marine.

Unselected
Uscire dal neoprene grazie all’innovazione

Lo sviluppo sostenibile negli sport acquatici

Nel 2023, in DECATHLON, il 42,5% delle vendite “sport acquatici” sono state generate da prodotti  eco-ideati.

Quello stesso anno, l’azienda ha diminuito dell’11 % le sue emissioni assolute di CO2e (Scope 1, 2 & 3*). Per contribuire all’impegno del gruppo DECATHLON, la squadra Watersports punta ad avere nelle sue gamme il 50% dei prodotti ecoideati entro il 2024 e il 65% entro il 2025.
*Cosa vuol dire Scope 1, 2 e 3?
Per fare un bilancio dei gas serra, le aziende devono analizzare le emissioni legate alle loro attività e alle attività dei terzi con cui collaborano. Queste emissioni sono classificate in tre ambiti principali, i cosiddetti Scope 1, 2 e 3.

Scope 1: Emissioni dirette (ad es., la combustione del gas nelle caldaie dei negozi).
Scope 2: Emissioni indirette legate al consumo di elettricità da parte dell’azienda.
Scope 3: Le altre emissioni indirette della catena del valore (fabbricazione e trasporto dei prodotti, tragitti dei collaboratori, ecc.)

Unselected
Quel plan d’action pour une baisse des émissions absolues de CO2 eq. ?

Il nostro piano d’azione per ridurre le emissioni assolute di CO2e

Decathlon si è posta l’obiettivo ambizioso di ridurre le sue emissioni assolute di CO2e del 20% entro il 2026 (rispetto al 2021).

Il nostro impegno per limitare l’inquinamento da plastica degli oceani

Il nostro impegno per limitare l’inquinamento da plastica degli oceani

Alors que les plastiques à usage unique représentent 60% de la pollution marine, DECATHLON s’engage à atteindre 0 plastique à usage unique d'ici 2026.

Immagine del fondale marino con dei pesci

Cos’è la Giornata mondiale degli oceani?

L’8 giugno di ogni anno se ne sente parlare un po’ ovunque. Cos’è quest’altra giornata internazionale? A cosa serve?